I lunghi capelli le coprivano il volto, mossi dal vento, quando si girò a guardare all’indietro. Aveva delineato tante strade, percorso sentieri, raggiunto obiettivi. Qualche volta si era persa…

I lunghi capelli le coprivano il volto, mossi dal vento, quando si girò a guardare all’indietro. Aveva delineato tante strade, percorso sentieri, raggiunto obiettivi che si era prefissa. Qualche volta si era persa ed aveva avuto paura. Ma era stato in quei momenti, quando il cuore sembrava bloccarsi per l’angoscia, quando tutte le certezze di un cammino sicuro erano improvvisamente svanite, era stato in quei momenti che aveva chiuso gli occhi e nel silenzio aveva cercato la voce della sua anima. Non sapeva più cosa desiderare mentre il suo mondo perdeva lentamente ogni colore fino a diventare piccolo scuro come cenere dispersa nel vento.  Era allora che aveva chiesto alla sua anima di diventare forte e di guidarla attraverso quelle rocce aride, grigie e senza colori. E in quell’assenza di sentimenti aveva cominciato a camminare, verso l’incerto, lontano dal suo se. Il paesaggio non aveva contorni definiti ma una nebbia grigia le permetteva di vedere solo i suoi passi eppure sapeva che doveva andare oltre, e aveva camminato, aveva corso, aveva sofferto. E durante il cammino era arrivata la notte. Eppure sentiva che era una notte diversa. Era nera, come sempre, ma in quell’oscurità, che faceva rabbrividire il suo cuore, vide un bagliore nel cielo e il suo sguardo, che da giorni fissava solo i solchi lasciati dalle sue impronte, si volse verso l’alto. E con meraviglia vide nel cielo un paesaggio mai visto, eppure straordinariamente bello. Vide un fiume circondato da fiori e mentre era attonita, sconvolta da quella visione, le parve di sentire il rumore dell’acqua e il profumo nell’aria. Si, perché quel paesaggio non era che un riflesso nel cielo, un riflesso di quello che era intorno e che non riusciva a vedere, atterrita dalla paura di quello che aveva perso. E in quel momento, mentre una stella cadente, frammentandosi in piccoli bagliori, accese di luce l’universo, lei si accorse di aver trovato la sua casa. Di aver trovato la sua anima.

Da allora aveva scoperto che le cose più meravigliose della sua vita erano quelle che non aveva immaginato. Da allora sapeva che è difficile prevedere il cammino e se una strada diventa impercorribile, bisogna andare comunque avanti perché, per quanto si abbia la consapevolezza di ciò che si perde, non si sa mai cosa si può trovare…

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